12 luglio 2020 – Finisce oggi a Bergamo un festival dal titolo “Quel che resta del bene”: un festival per fare ‘memoria’ della vita, per non dimenticare la fatica, per ridare nome alle persone.
Si sono alternati grandi nomi. Ma chiude oggi il festival un concerto simbolico.
Al pianoforte, infatti, siede un giovane artista che suonava sotto le bombe in Siria.
Alla fine di questo anno formativo, riguardando le tante attività fatte da allievi e da formatori, è bello trovare un angolo della nostra vita per ricordare cosa resta del bene.
Le vacanze possono essere questo spazio/tempo per dare un nome a chi ci ha accompagnato, sostenuto, guidato… Un nome ai ragazzi e alle ragazze che hanno trovato grinta, interesse, capacità di aiutare gli altri.
È il tempo di diffondere le buone notizie e di dire ai ragazzi che non hanno voglia di scuola che… “possono provarci”. Ci resta tanto bene e tanta strada ancora da percorrere.