La carica dei 330 mila giovani

Paola Vacchina, Presidente dell’Associazione nazionale degli Enti di Formazione Professionale, a conclusione del Seminario Europa, lancia un progetto da Recovery Fund.

La proposta presentata al Governo è chiara: un piano da 6,7 miliari, legato alle risorse europee per qualificare i Neet.

Si tratta di un percorso che, coniugando formazione professionale e apprendistato, miri a formare quelle competenze che mancano al mercato del lavoro.

Esiste anche la disoccupazione dei laureati – di cui si parla poco – e anche per loro l’apprendistao di secondo livello potrebbe essere una via per acquisire competenze professionali oggi che scarseggiano.

Da un’indagine di Legambiente emerge, per esempio, come i lavori green cresceranno nel prossimo anno di circa l’8%, per arrivare al 26% nei prossimi 5 anni e a circa il 35% nei prossimi 10 anni. Sono elevate le difficoltà di reperimento anche di molti mestieri artigianali o tecnici legati al Made in Italy, persino di operai metalmeccanici specializzati.
La filiera della Formazione Professionale può offrire al Paese una esperienza formativa collaudata, che ha le sue radici nella sperimentazione del sistema duale, ma che punta a divenire l’anello di congiunzione con la formazione tecnica superiore.