19 novembre – Un’intera giornata è stata dedicata alla riflessione sul binomio “felicità-economia”. E la conclusione è anche questa: la felicità nelle nostre città è coniugata con la sostenibilità.
È chiaro che solo i giovani riescono a bucare la situazione attuale che mette al primo posto l’accapparrare e lo sfruttare il pianeta.
Ma occorre far posto a una formazione economica che faccia posto alla condivisione.
Questo è stato il messaggio della favola, proposta a fine giornata, del «il ritorno del piccolo principe».
Attraverso una pièces teatrale è stato lanciato in modo chiaro un messaggio al mondo. Il ”Piccolo principe”, dopo aver bussato alla porta di un uomo d’affari, dopo aver incontrato una signora iperconnessa al suo cellulare, a un uomo impegnato a fare promesse elettorali, scopre accanto ad un anziano le terribili realtà della guerra che arrivano sui nostri schermi. Ma nessuno ha neppure una mascherina da dargli.
Proprio accanto a un anziano il Piccolo Principe scopre che c’è troppa ingiustizia sulla terra, ci sono troppe guerre… e ritorna sconsolato dalla sua ‘volpe’, che ha la pazienza di ascoltarlo. Decide allora di non tornare al suo pianeta a custodire la sua rosa, ma di restare ancora sulla terra, per trovare ‘la medicina’ per questo mondo travolto da mille dolori.
È solo la ‘condivisione’ – dice la volpe saggia – che riporterà la pace e la gioia nel mondo.
È questo l’invito a riscrivere tutte le regole dell’economia, anche quella insegnata a scuola.