Siamo assorbiti dalle necessità e dalle urgenze che ci toccano da vicino. Ma essere una grande famiglia sparsa nel mondo, ci aiuta a tenere aperti spiragli su Paesi dove si continua a soffrire in silenzio.
Per questo motivo l’invito è di ‘allungare lo sguardo’ verso la Siria dove la speranza passa dalla scuola e dalla formazione professionale.
C’è bisogno di solidarietà. Perché nel 2011 la guerra sembrava una ventata veloce. Invece, ancora oggi, la vita è difficile e solo l’aiuto solidale di altri Paesi può dare speranza ai bambini e ai ragazzi che, per troppi anni, non hanno potuto studiare, non hanno potuto giocare… Ci sono generazioni che hanno conosciuto solo l’esodo, i campi profughi o… la paura delle bombe.
Lì, andare a scuola, è un regalo… La scuola è un passaggio verso il futuro.