30 novembre – È quasi un grido di allarme, comparso anche su ANSA, la più importante agenzia di notizie del nostro Paese.
“Il Veneto ha più del 15% delle ragazze non studia, non lavora e non segue nessun percorso formativo”. Eppure, si dice, che dopo il Trentino, la nostra è la Regione più virtuosa.
Nella giornata dedicata all’adolescenza pochi giorni fa, Save Children ha lanciato un grido di allarme con il suo rapporto “Con gli occhi delle bambine”.
Perché già prima della crisi nella nostra Regione, che gode di un benessere diffuso, esiste una realtà sommersa. Ecco i dati.
Il15,4% dei minori viveva in povertà relativa; asili nido solo per l’11,6% dei bambini; dispersione scolastica all’8,4%. Ma in Italia circa 1 milione e 140 mila ragazze tra i 15 e i 29 anni rischiano, entro la fine dell’anno, di ritrovarsi nella condizione di non studiare, non lavorare e non essere inserite in alcun percorso di formazione, rinunciando così ad aspirazioni e a progetti per il proprio futuro. Un limbo in cui già oggi, in Veneto, è intrappolato il 15,6% delle giovani, contro il 9,5% dei coetanei maschi.
Come raggiungerle è la nostra missione più difficile. Ed è un grido che lanciamo alle famiglie. Alla diffusione di molti amici e di tutta la rete salesiana.
I nostri Centri hanno porte spalancate e cuore pronto per accompagnare e sostenere anche le famiglie di queste ‘invisibili’ povertà.