20 febbraio 2021 – Nei giorni scorsi, a Bologna, si è tenuto un grande evento con il titolo “Orientare al futuro”. È uno slogan del momento. Ma l’elemento innovativo dell’esperienza bolognese è la volontà di fare dei vari progetti di orientamento un ‘sistema’.
Anche la Regione Veneto ha lanciato nel 2018 progetti simili con le reti “Orientati”. Ma la differenza sta proprio qui: non bastano i progetti, né le reti complicate. Occorre che tutto il sistema di istruzione e formazione professionale riesca a lavorare insieme perché ogni ragazzo o ragazza trovino ‘orientamento’.
Fare orientamento comporta conoscere le proprie risorse, scoprire i propri talenti, aver fiducia di farcela. E occorre anche conoscere i vari percorsi.
Solo così, forse, si supera da una parte la ‘corsa’ ai licei e la tragedia degli insuccessi scolastici. Il primo rimedio al fenomeno dei neet è conoscere la scuola del ‘fare’, quella che mette in moto le mani, per arrivare alla testa.
La formazione professionale fa proprio questo. Per saperne di più guarda il sito di Padova e di Conegliano: ci sono proposte di futuro.